Corriere dello Sport: “Accusato di stupro. Portanova: «Genoa, voglio giocare»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso Portanova.
È passato dall’aver messo la firma sul primo gol in campionato del Genoa, in agosto, a questa storia tremenda. Manolo Portanova per mesi ha scelto di evitare ogni commento, ma inevitabilmente pesa come un macigno la condanna in primo grado per stupro di gruppo verso una ragazza avvenuto a Siena due anni fa. La sentenza del 6 dicembre ha in qualche modo suggerito al Genoa di seguire una determinata linea, anche se per Portanova fino al terzo grado resiste la presunzione d’innocenza. «A livello mediatico, però, mio figlio è stato già condannato: la gente deve sapere come sono andate le cose», ha affermato ieri con amarezza il padre Daniele, ex calciatore del Genoa dopo buona parte della carriera a Siena.
Nella città toscana i fatti contestati, risalenti a maggio 2021 e che hanno coinvolto una ragazza vittima di abuso sessuale. «Il mio silenzio è durato troppo e ogni giorno mi chiedo come mai sia successo tutto ciò», lo sfogo di Portanova, affiancato dall’avvocato Gabriele Bordoni durante la conferenza stampa di ieri a Genova. «Noi oggi non portiamo ipotesi, ma prove che non sono state guardate. Sto rinunciando al sogno che ho coltivato fin da quando ero bambino. Avrei diritto di giocare, ma questa vicenda è soprattutto mediatica, più che da tribunale. Soffro per tutto ciò che sento, anche pensando alle persone di questa storia».
SVILUPPI. Il legale di Portanova si sta occupando proprio delle prove, dopo l’accusa di violenza sessuale di gruppo e lesioni. Il calciatore del Genoa è stato condannato a 6 anni di reclusione (più una provvisionale di 100mila euro a favore della ragazza coinvolta, una di altri 20mila euro a favore della madre della giovane e 10mila euro per un’associazione senese), come lo zio Alessio Langella, presente quella sera: entrambi hanno scelto il rito abbreviato. Tra gli imputati il 25enne Alessandro Cappiello, con William – fratello di Portanova all’epoca minorenne – coinvolti nei fatti. Le ragioni di Portanova sono improntate sui messaggi che la ragazza avrebbe inviato a un’amica, in cui si doleva del fatto di non avere esplicitato il suo diniego al rapporto sessuale con i quattro ragazzi. L’ACCUSA. L’accusa invece ha sostenuto che la ragazza ha sempre espresso il suo non assenso. Dalla condanna, il Genoa non ha più convocato Portanova: saltate finora 13 gare. «Vorrei ringraziare il club che gli è stato vicino e lo sta aspettando: capisco la loro situazione», ha aggiunto Daniele Portanova.