Andrea Accardi non ha mai nascosto l’amore per la sua città e in estate, ripartendo dalla Serie D, l’ha dimostrato ancora una volta. Il difensore rosanero parlando ai microfoni del sito ufficiale ha fatto sentire la propria vicinanza a chi sta soffrendo maggiormente in questo periodo. Il difensore rosanero, scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, ha mandato un messaggio ad una città che soffre («le istituzioni sostengano concretamente coloro che in questo momento non possono lavorare») ma anche i complimenti ai palermitani che rispettano la quarantena («sono fiero del senso di responsabilità dei miei concittadini, a tutti dico state a casa»); la voglia di riconquistare la normalità al più presto possibile («non vedo l’ora di fare una super cena coi compagni di squadra») e quella di tornare a giocare per vincere il campionato («preferiremmo farlo sul campo ma devono esserci le necessarie condizioni di sicurezza»). Nonostante queste difficoltà la società è vicina ai calciatori e li aiuta come può anche per allenarsi: «Lo staff tecnico e medico è costantemente a nostra disposizione; questa settimana, nonostante le difficoltà del periodo, ci hanno consegnato a casa le cyclette per potenziare la preparazione. Roba da non credere per la serie D dove ci sono tante squadre che non pagano gli stipendi da ottobre. Ecco perché abbiamo l’obbligo di tornare al più presto ai livelli che questo club e la città meritano. E lo faremo».
Il difensore ha parlato anche della ripresa, ma sa bene che non sarà facile: «Ci siamo fermati poco prima del rush finale, c’erano le giuste condizioni per l’allungo decisivo (7 punti di vantaggio sul Savoia a 8 giornate dal termine, ndc.), adesso non possiamo far altro che allenarci sodo come se avessimo la certezza di tornare presto a giocare. E’ l’unico modo per mantenere al massimo gambe e testa».
In chiusura Accardi ha rivolto un messaggio all’ex compagno squadra e amico Nino La Gumina colpito da Covid 19: «Lo abbraccio virtualmente e con forza – conclude Accardi – ci sentiamo ogni giorno, per fortuna sta bene dimostrando di essere il solito leone».