“Accardi dinasty: «Voglio entrare nella leggenda col Palermo in Serie A»”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Andrea Accardi, difensore del Palermo: «Indossando questa maglia ho realizzato il sogno della vita, adesso vorrei rivedere quelle stelle che ho accarezzato quando ero nelle giovanili per arrivare al culmine della carriera senza mai staccare il cordone ombelicale con la squadra della mia città nella quale sono entrato a dieci anni. Famiglia Accardi? Non ci chiamiamo Maldini, nostro idolo, ma anche dentro di noi batte un cuore a forma di pallone che non ha risparmiato nessuno delle nostre generazioni. Il più famoso, mio cugino Pietro, protagonista di una doppia promozione: quella storica in A col Palermo di Guidolin e prima ancora dalla C alla B; anche zio Enzo, centrocampista offensivo, cominciò nelle giovanili del Palermo; mentre suo figlio Fabrizio toccò l’apice in C a Gela. Gianni, mio padre, prima lavorava nelle ferrovie a Cambiano, giocava nella Cambianese e seguiva le trasferte del Palermo. Il suo racconto della sfortunata finale di Coppa Italia contro la Juventus fu la scintilla della nostra passione. Infine, mio nipote Gabriele, 13 anni, cresce in una scuola calcio palermitana in attesa di un provino rosanero. Nessuna raccomandazione, deve meritarlo, a casa nostra si usa così».
«Mia madre racconta che sono nato col pallone tra i piedi ed ora ho la possibilità di entrare nella leggenda, non solo degli Accardi. Se riuscissi a volare col Palermo in A, vincerei anche la sfida con mio cugino Piero che è da sempre il mio mito. Quando il Palermo salì in A, andai a festeggiare in piazza con la sua maglia».