Corriere dello Sport: “A Venezia domani la gara di ritorno. Il Palermo va all’assalto, Mignani mischia le carte”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo impegnato a Venezia a caccia dell’impresa.
Lui ci è già passato: anche l’anno scorso Mignani perse per 1-0 la semifinale d’andata dei playoff. Di più, a 20′ dalla fine del ritorno sembrava ormai fuori perché il suo Bari era ancora fermo sullo 0-0 contro il Sudtirol e giocava in inferiorità numerica sin dalla fine del primo tempo per l’espulsione di Ricci. Ma c’era il vantaggio della migliore posizione in classifica, per cui bastò il gol di Benedetti per assicurare la qualificazione. Il caso è ovviamente diverso, molto più sfavorevole per un Palermo che gioca fuori casa e dovrà fare due reti in più dell’avversario per centrare la finale. Ma il precedente spiega come in sfide del genere non va dato nulla per scontato.
Desplanches out. Il tecnico è tornato a parlare ieri mattina a Torretta, ma con due allenamenti ancora a disposizione e le verifiche sulle condizioni di chi ha giocato, sono emerse solo indicazioni di massima su atteggiamento e tattica. A Venezia, però, il Palermo dovrà certamente rinunciare a Desplanches, che nelle battute finali del match d’andata ha riportato un problema muscolare al retto femorale e non è recuperabile (torna Pigliacelli fra i pali). Appare in forte dubbio anche la presenza di Lund, che ieri non si è allenato e potrebbe essere sostituito da Di Mariano schierato a sinistra. Mignani non muta il suo aplomb, ma assicura che la squadra ci crede: «Aldilà dell’entusiasmo che ci ha contagiato il grande pubblico del Barbera, la gara d’andata ha detto che possiamo giocarcela alla pari. Schieramento più offensivo? Prima di tutto dovremo avere equilibrio e gestire bene la prima parte di partita. In un playoff, un gol lo puoi fare anche a metà ripresa; non ci butteremo allo sbaraglio, alla squadra chiederò lucidità e coscienza e semmai maggiore decisione negli episodi che possono determinare l’esito. Per esempio lunedì abbiamo battuto molti calci d’angolo senza trovare mai la conclusione giusta».
Rebus futuro. Non si tira indietro neanche ad una domanda insidiosa: «Andasse male, potrebbe essere la mia ultima col Palermo? – spiega Mignani, legato ai rosa fino a giugno 2025 – siamo dei professionisti, non possiamo legarci alle società neppure con un contratto. Ma in questo momento è giusto concentrarsi solo sulla partita, non posso pensare al mio futuro. Di certo, la società è forte, organizzata e chiunque allenerà il Palermo sarà un allenatore privilegiato».