Corriere dello Sport: “A poche ore dal recupero del Via del Mare esplodono i contagi tra i veneti, la Lega B costretta al Tar? Lecce-Vicenza a rischio”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui tanti contagi al Vicenza con il recupero contro il Lecce a rischio rinvio.

Una gara che rischia di diventare un rompicapo. Un incubo da Covid e con le Aziende Sanitarie Locali ancora una volta potenziali protagoniste della vicenda, benché il recente decreto legge del Governo Draghi dello scorso 30 dicembre abbia fornito più di una soluzione a problematiche analoghe se affrontate, ovviamente, con responsabilità. Eh sì, perché come se non bastasse l’incursione dell’ASL del capoluogo salentino a poche ore dalla partita in programma al Via del Mare lo scorso 20 dicembre con diecimila tagliandi già venduti e i tifosi leccesi pronti ad andare allo stadio per il match con il Vicenza giunto in Puglia, anche dall’ASL vicentina potrebbe arrivare il diniego a recarsi in campo per la compagine biancorossa, attraversata da un vero e proprio cluster con contagiati che aumentano di ora in ora.

VICENZA DECIMATO. Brocchi è stato colpito in pieno dalla pandemia e dovrebbe fare a meno di sedici elementi del gruppo squadra e punta a un rinvio, magari anche della gara in programma domenica al “Menti” con l’Alessandria, scontro diretto per la salvezza. La sola ipotesi di non giocare domani ha messo, tuttavia, in allerta il Lecce che, come il Vicenza, ha fatto effettuare ai tesserati la terza dose del vaccino e, dunque, anche la quarantena sarebbe mitigata dalle nuove norme. Dopo il Decreto legge nº 121/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo pochi giorni fa, infatti, sono arrivate ulteriori misure in merito all’estensione del Green Pass rafforzato (che si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione) e le quarantene per i vaccinati. Ma il problema è che il Vicenza rischia di non mettere in campo undici calciatori e qualcuno del club veneto fa notare che un regolamento con un minimo di tesserati utilizzabili in B non c’è più contrariamente alla A. E torna in mente proprio il rinvio di dicembre quando di fronte a due calciatori leccesi contagiati e con il Vicenza pronto a scendere in campo arrivò lo stop.

IPOTESI TAR. La situazione è complicata e sta creando discussioni e confronti serrati anche all’interno della governance della Lega di B. E’ ovvio che un eventuale rinvio rischierebbe di creare un precedente assai difficile da gestire in seguito. E c’è chi sostiene che Balata non potrà fare altro che impugnare dinanzi al Tar un eventuale limitazione a recarsi a Lecce dei veneti. Come, peraltro, ha fatto la Lega Serie A per Udinese-Atalanta, Torino-Fiorentina, Verona-Salernitana che si sono giocate regolarmente, mentre Cagliari-Bologna è stata rinviata e si è disputata ieri sera scavallando in questo modo la data del diniego dell’autorità di vigilanza sanitaria. L’impugnazione dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale di un possibile provvedimento dell’Asl per qualcuno sarebbe un passaggio inevitabile perché i danni di ulteriori rinvii del torneo vanificherebbero i sacrifici già fatti rinunciando al Boxing Day con la sosta anticipata a fine anno e potrebbero avere ripercussioni sui rapporti con sponsor e licenziatari dei diritti televisivi che non vedrebbero affatto bene una calendarizzazione degli eventi disomogenea rispetto ai programmi stilati e di difficile sistemazione nei palinsesti. Insomma, un vero rompicapo. Ognuno ha le proprie ragioni, anche quelle spiegate dal dg del Vicenza Paolo Bedin che ha chiesto un rinvio per causa di forza maggiore. Ma come fai sbagli!