“Il messaggio di inizio stagione è una sorta di avviso alla truppa. Uomini avvisati, mezzi salvati, specie dopo il tremendo avvio di campionato dell’anno scorso. Massimiliano Allegri così indica la rotta ai campioni d’Italia chiamati a ripetersi per la sesta volta consecutiva: «Aver fatto ottimi acquisti non vuol dire che la Juve vincerà matematicamente lo scudetto, non sarà assolutamente facile, bisogna meritarselo sul campo». Dopo gli arrivi di Pjanic, Dani Alves, Benatia, Pjaca e la ciliegina Higuain, il rischio è proprio quello di considerare tutto scontato. Tutto facile. Cose che Max non vuole neanche sentire. «Di facile non c’è niente, soprattutto nel calcio – riflette – Facciamo un passo alla volta, come è giusto che sia: l’obiettivo è arrivare a marzo in lotta per tutte e tre le competizioni. E da lì ci giocheremo la stagione. Ora, al via del campionato, tutte le venti squadre avranno zero punti». La rosa delle avversarie per il titolo è chiara: «Inter, Napoli e Roma sono le nostre antagoniste, l’ordine sceglietelo voi». DIVARIO. Stando al mercato, il divario sulla concorrenza è aumentato. Ora dovrà confermarlo il campo. «Non possiamo dire se sia una Juve più o meno forte – ragiona l’allenatore bianconero -E’ una Juve diversa, sono arrivati giocatori con caratteristiche diverse. Non avevamo Pjanic, ma Pogba che è più fisico. Higuain è un giocatore straordinario, Dani Alves è differente da Lichtsteiner e Cuadrado. Benatia va a rimpiazzare Caceres. Pjaca è un ragazzo molto interessante, ha qualità fisiche e tecniche, credo possa essere la rivelazione». E poi c’è una grande certezza che Max eredita dalla scorsa stagione e che risponde al nome di Dybala. «Paulo può fare tantissime cose migliori dell’anno scorso. E’ un giocatore straordinario che la passata stagione ha avuto una margine di crescita impressionante. Ha obiettivi ben chiari, ogni giorno tende a migliorare, per questo diventerà tra i primi tre giocatori al mondo. È questo il suo obiettivo ed è un ragazzo molto determinato». Non ci sarà più, invece, Pogba: «Paul può diventare anche lui tra i tre migliori al mondo, è sulla via. Però anche lui deve avere gli obiettivi chiari e crescere». MERCATO. In ogni caso, la Juve non è ancora completa. Manca ancora un centrocampista, se non due, ma questo dipenderà dalle cessioni. Allegri non vuole parlare di mercato, né di giocatori di altre squadre come Cuadrado. Il ritorno del colombiano comunque è a un passo: prestito secco dal Chelsea per un investimento di 3-4 milioni. Ancora un paio di giorni e poi sarà ufficiale. Definita è invece la cessione di Pereyra al Watford per 15 milioni, bonus compresi. E non tramonta l’opzione Wolfsburg per Zaza, nonostante la trattativa sia saltata pochi giorni fa, così come ritorna l’idea West Ham. Per il centrocampo si lavora sempre su Matuidi, con Luiz Gustavo, Brozovic (Inter permettendo, ma al momento non ci sono aperture) e Witsel come alternative. APPROCCIO. Intanto la testa deve essere solo alla Fiorentina perché, secondo Allegri, le prime due giornate in concomitanza con il mercato «sono micidiali». «Anche quest’anno – aggiunge – ci sono cinque giocatori nuovi, sono solo 17 giorni che lavoriamo insieme e sicuramente ci vorrà un po’ di tempo. Nelle prime partite, indipendentemente dalla qualità del gioco, ci vorrà un approccio caratteriale importante. Sarà una partita molto difficile, perchè statisticamente nella prima parte della stagione fa sempre ottimi risultati. È una squadra brillante, con buona tecnica, non ha cambiato nessuno e rispetto a noi sarà più avvantaggiata. Dopo cinque anni di vittorie del campionato l’asticella delle difficoltà si alza sempre di più. Dobbiamo far tesoro di quello che è stato l’anno scorso»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.