Corriere dello Sport: “A due giorni dall’Europeo cinque firme illustri svelano il torneo che verrà «Italia senza limiti»”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sull’Europeo visto da cinque firme illustri, che esprimono la propria opinione sul piazzamento dell’Italia.

Beccantini: «Favorita, per me, rimane la Francia. L’Italia non deve porsi limiti. Vi arriva sull’onda di un gioco brillante, sintesi delle idee di Mancini e dell’adesione totale della rosa. Non abbiamo fuoriclasse, ci sono mancati – in questi tre anni – scalpi di valore assoluto, ma abbiamo tanta voglia e tanta fame. L’Europeo, poi, è un torneo più democratico del Mondiale, come ci ricordano la Danimarca del 1992 e la Grecia del 2004».

Cucci: «Mi guardo bene dal dire “sì”, che sarebbe tuttavia un abuso di competenza, come un no. Preferisco legarmi alla leggenda che vuole l’Italia Vittoriosa solo quando hai motivo di giudicarla perdente. Non calcisticamente. Ha semplicemente bisogno di soffrire, di essere odiata, diffamata, ferita per trovare la forza di ribellarsi. Mancini, per favore, fai incazzare qualcuno».

Dotto: «Assolutamente sì. Tra le prime tre. Un insieme perfetto di vecchie pellacce e giovani smaniosi, di leadership che pretende il lieto fine (Chiellini e Bonucci) e di talento a caccia del grande inizio (Donnarumma, Barella e Berardi su tutti). Unico tarlo: l’Italia ha sempre dato il meglio di sé quando nessuno la teme. Oggi, tutti la temono».

Perrone: «L’Italia non può non essere tra le favorite, anche quando non ha una squadra all’altezza perché deve onorare la sua tradizione e il suo palmares. Insomma, deve “esserci” malgrado le apparenze. Questa volta, striscia positiva a parte, ha pure una squadra equilibrata, con vecchi mastini in difesa, un buon centrocampo e varietà in attacco. Mancini ha convocato anche la punta dell’undicesima ora, Raspadori, che ricorda antenati azzurri passati, senza fermate, dalle belle speranze alla beatificazione».

Polverosi: «Sì, è fra le favorite. C’è chi teme un’eccessiva pressione sugli azzurri, ma per quanto hanno mostrato negli ultimi due anni, per i risultati e soprattutto per il gioco, per la maturazione compiuta, per lo spessore tecnico e per le capacità del ct va inserita per forza fra le favorite. Obiettivo: la semifinale».