“Keita e Cataldi: la nuova Lazio di Inzaghi riparte proprio dai crucci di Pioli. Da ieri sera, appena la Lazio è arrivata all’hotel di Norcia sede del ritiro biancoceleste, la questione per il nuovo tecnico è una sola: che anima dare ad una squadra senz’anima? Il tentativo del capitano, Lucas Biglia, è ammirevole («Ci impegneremo, mancano ancora sette partite e siamo a sette punti dall’Europa. Io ci credo, faremo il massimo», ha detto ieri l’argentino prima di salire su pullman per l’Umbria), così come risulta comprensibile il rammarico di Konko che certifica lo stato di shock della squadra («Dispiace per Pioli, le cose non sono andate bene, ma adesso c’è Inzaghi e cerchiamo di cogliere il lato positivo», ha detto il francese). Keita e Cataldi non sono due qualsiasi, ma giocatori già allenati e molto apprezzati da Inzaghi. Così l’ultimo errore di Pioli rischia di essere il primo mattone della nuova era: pur partendo dalla panchina Balde Keita è stato l’unico a salvarsi dal naufragio insieme a Klose), ora per lui si prospettano sette gare da titolare. Stessa cosa per Danilo Cataldi, un altro che quest’anno è scomparso dopo una stagione da rivelazione assoluta per ricomparire nella disfatta contro la Roma. A loro si aggiungeranno i vari Hoedt, Milinkovic-Savic, Kishna, forse addirittura l’invisibile Morrison. Mentre altri potrebbero adesso perdere terrno, soprattutto i giocatori che hanno messo già in conto l’addio a giugno: Candreva è il primo in un lista che comprende Klose, Mauri e che potrebbe inglobare pure Biglia e Felipe Anderson, due delle posizioni ancora da chiarire”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”.