L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma sul caso plusvalenze in casa Juve.
Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta plusvalenze in casa Juventus. La procura di Torino ha trasmesso una serie di carte dell’inchiesta sui conti del club bianconero alle procure di altre sei città italiane. Coinvolti sei club, Atalanta, Udinese, Sampdoria, Sassuolo, Bologna e Cagliari, che dovranno spiegare alcuni affari con la Juve, nello specifico opzioni di cessioni e riacquisti che non troverebbero corrispondenza nei bilanci. Nei documenti sono descritti i presunti accordi segreti che avrebbero permesso alla Juve di realizzare alchimie contabili. Il tema è quello delle «call di riacquisto».
Atalanta: nel caso dell’Atalanta, «fuori bilancio» ci sarebbero accordi per 14,5 milioni per impegni di riacquisto «non federali» riguardanti quattro calciatori: Mattiello (per 4 milioni), Muratore (4), Caldara (3,5) e Romero (3), che sarebbe «avvenuta mediante la stipula di accordi taciti e “non federali”, cioè non depositati in Lega». Per i pm esistono «side letter», relative ad affari di mercato, da «tenere nel cassetto» e in grado di fare emergere il «falso in bilancio». In un’intercettazione con Paratici, all’epoca delle trattative per il passaggio di Romero al Tottenham, Luca Percassi (ad dell’Atalanta) diceva: «Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio».
Cagliari: i magistrati cagliaritani si occuperanno dell’affare Cerri, che nel 2018 viene ceduto dalla Juve al Cagliari: l’operazione frutta ai bianconeri una plusvalenza di 8 milioni. Ma parallelamente alla cessione con obbligo di riscatto, ci sarebbe una mail — datata 12 luglio 2018 — firmata dalla Juve e dal Cagliari che garantisce al club torinese il riacquisto.
Sassuolo: dal nuovo filone investigativo emergerebbe poi il ruolo del Sassuolo — come squadra «parcheggio» della Juve —, protagonista di due diversi impegni scritti: uno per Traoré e l’altro per Demiral. Giocatori che la Juve avrebbe chiesto al Sassuolo di comprare, garantendogli il riacquisto incondizionato: le cifre sui documenti scoperti sono di 4 milioni per Demiral e 8,7 per Traoré (che la Juve non poteva comprare perché extracomunitario). Nelle mani degli inquirenti ci sarebbe persino una «side letter» tra Paratici e Carnevali. Traoré in realtà non ha mai giocato nella Juve, ma le «side letter» racconterebbero di accordi che hanno generato debiti.
Le altre: per la Sampdoria le presunte operazioni «viziate» sarebbero quelle di Audero, Peeters e Mulé. I possibili guai per l’Udinese sono legati a Mandragora; per il Bologna a quelli per l’operazione Orsolini. A meno di un mese dall’udienza preliminare — fissata per il 27 marzo — e a pochi giorni dalla scadenza del termine entro il quale la Juve deve depositare ricorso al Collegio di garanzia, la Procura di Torino sta valutando contestazioni supplettive per i bianconeri.