Corriere della Sera: “Originario di Palermo. Tenta di entrare nella sede di Sky, viene bloccato e muore”

L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma su una tragedia consumatasi nella sede di Sky Italia.

Tutto dura tre minuti. Ma il giallo è in uno spezzone di filmato di un minuto e mezzo. Sono i momenti in cui il vigilante blocca con il ginocchio sulla schiena l’uomo che poco prima ha cercato di entrare nel perimetro della sede di Sky Italia. Lo ha atterrato prendendolo per le spalle, con una sorta di sgambetto. Ora, mentre un collega sta chiamando il 112, lui lo trattiene immobile sull’asfalto.

Nei filmati si vede il «prigioniero» dimenarsi. Da terra agita le braccia, poi però non si muove più. Passano alcuni secondi, il guardiano capisce che è successo qualcosa. Parla con il collega, cerca di rianimare l’uomo. Alla fine tenta anche un disperato massaggio cardiaco. Ora lui e il collega, entrambi vigilanti privati dell’istituto Italpol, sono indagati per omicidio colposo. L’uomo a terra, nonostante i soccorsi del 118 e una corsa disperata verso l’ospedale San Raffale, non ha mai ripreso conoscenza. Sulle prime sembrava si trattasse di uno straniero, forse dell’Est, anche se non aveva documenti. Alla fine però l’Afis, l’archivio delle impronte digitali, dà il responso: è un 34enne originario di Palermo ma domiciliato nella zona di Varese.

Ha diversi precedenti (dai maltrattamenti alla droga), affidi in prova e tentativi di disintossicarsi. Negli ultimi tempi bazzicava la zona di Rogoredo che continua ad essere meta di chi cerca una dose per pochi euro. Il quartier generale di Sky Italia di via Rus ne Rogoredo. Negli anni d’oro dello spaccio nel boschetto, chi lavorava qui percorreva i pochi metri con il fiato corto e la paura. Oggi le cose sono migliorate, ma capita che ci sia qualcuno, specie di notte, travolto dai deliri della droga. Tutto avviene alle 00.45 di domenica notte. Secondo una prima ricostruzione pare che il 34enne si sia avvicinato alla scalinata d’ingresso e abbia tentato di entrare nella sede.

In quel momento uno dei vigilantes (una quarantina d’anni) esce dalla postazione, affronta lo sconosciuto che si agita, si toglie la maglietta, urla. Non è ancora chiaro cosa sia successo dopo. Di certo i due entrano in contatto, la guardia trascina a terra il 34enne, mentre lui è pancia in giù lo trattiene con un ginocchio sulla schiena. I filmati sequestrati dalla squadra Mobile, diretta da Marco Calì, non mostrano altre violenze ma ora l’autopsia, disposta dal pm Alessandro Gobbis, dovrà chiarire come e perché è morto il 34enne. Se la «compressione» ai polmoni gli sia stata fatale o se si sia trattato di un malore improvviso e indipendente dall’azione del guardiano.