Corriere della Sera: “Milan, vincere a Palermo per preparare al meglio il derby”
” «Io no che non mi scanso, non mi scanso» è il rap rivisitato e corretto da Vincenzo Montella per la sua boy band. Il tecnico del Milan ha una capacità di sdrammatizzare che verrà buona quando le cose andranno meno bene di ora che la squadra viaggia alla media Champions di due punti a partita (22 in 11 giornate), di sicuro la battuta con cui liquida il tormentone sulla frase attribuita a Buffon («Diamo per buono che sia vera») può essere la colonna sonora della stagione, il manifesto dell’atteggiamento mentale con cui il Milan senza pensieri deve aggredire il campionato e provare a conservare il terzo posto. «Credo Buffon volesse dire che a volte gli avversari in Italia hanno una certa sudditanza psicologica, ma io non mi sono scansato e non mi scanserò la prossima volta». Non a caso, per la sfida di oggi pomeriggio a Palermo, Montella parla più volte di «furore agonistico», di «atteggiamento e interpretazione da non sbagliare», perché «il Milan, e lo dimostra la storia recentissima, non può permettersi di sottovalutare nessuno. E non può accontentarsi di giocare da 6 o 6,5 ma deve dare il massimo». Con il Milan nessuno si scansa perché da un po’ aveva smesso di far paura agli avversari e per vincere, ricorda Montella, bisogna essere sempre al 100%, anche se la squadra di De Zerbi è l’unica dei cinque maggiori campionati europei sempre sconfitta in casa. Per il Milan tre punti prima della sosta sarebbero l’ottima premessa per preparare il derby del 20 novembre, già destinato a restare nella storia come l’ultima partita del Milan di Berlusconi: il closing della vendita al consorzio cinese resta fissato la settimana seguente (Marco Fassone ora è in Cina per approfondire il progetto e vi resterà qualche giorno in più). Montella non pensa a cosa gli porterà il futuro però ha parlato con Berlusconi: «Se trova il tempo di chiamare il suo allenatore mi sembra che sia ben dentro la situazione. Per me è un grande piacere, anche perché quando le cose vanno bene è bello sentire qualcuno che ti dice dove si può migliorare». Dal presidente, dunque, sono arrivati complimenti ma anche consigli. Montella, che ha vinto sei delle ultime otto partite e ha tenuto la porta inviolata più di tutti (cinque volte), ha già chiaro cosa può andare meglio: «Mi piacerebbe distribuire di più i gol». Quelli dei centrocampisti (Kucka, Locatelli e Bonaventura) sono stati fin qui un’arma in più ma oggi senza Niang ancora febbricitante (sarà Bonaventura ad avanzare e a centrocampo ci sarà il debutto del 21enne Pasalic dal 1’) il compito dovrebbe essere del nervoso Carlos Bacca, a digiuno da quattro match e che Montella pungola un po’: «Noi dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni e lui deve fare qualcosa in più per la squadra»”.