Corriere della Sera: “La Premier contro il Manchester City: quanto pesa «il processo del secolo»”

L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma sul Manchester City e sul “processo sportivo del secolo”.

Il Manchester City si trova al centro di quello che in Inghilterra è già stato definito «il processo sportivo del secolo». Lunedì inizierà il procedimento davanti a una Commissione indipendente, in un luogo segreto, che giudicherà le 115 infrazioni contestate al club nelle ultime 14 stagioni. Tra le sanzioni possibili, il Manchester City potrebbe subire una grave penalizzazione, che potrebbe includere anche la retrocessione o addirittura l’espulsione dalla Premier League.

Il club, di proprietà dell’Abu Dhabi United Group (Adug), è accusato di 80 infrazioni di natura finanziaria e 35 per mancata collaborazione con le indagini. Queste accuse riguardano, tra l’altro, le sponsorizzazioni riconducibili a società legate all’Adug e la scarsa trasparenza nei ricavi e nei dettagli salariali, inclusi i pagamenti extra non dichiarati a Roberto Mancini e ad alcuni giocatori durante il periodo del tecnico al club (2009-2013).

Pep Guardiola, alla vigilia della partita contro il Brentford, ha espresso la sua speranza che il processo inizi e finisca il prima possibile, dicendo: “So bene di cosa la gente non vede l’ora… sono felice che inizi presto perché spero finisca presto”. L’indagine era iniziata sei anni fa, ma è entrata nel vivo a febbraio 2023. Nel frattempo, il Manchester City ha continuato a vincere, conquistando due Premier League e la loro prima Champions League, battendo l’Inter a Istanbul.

Il club sostiene di avere prove solide della propria innocenza, e il verdetto della Commissione è atteso per il 2025. Già nel 2014 il City ha dovuto pagare una multa di 60 milioni per il mancato rispetto del fair play finanziario della UEFA, e nel 2020 ha vinto il ricorso contro una squalifica di due anni dalle competizioni europee. Anche se l’opzione più probabile sembra essere una penalizzazione, c’è incertezza su quale sarà l’esito finale.

Se il City dovesse essere penalizzato, potrebbe fare appello, prolungando i tempi del processo. Guardiola, che ha sempre affermato di voler restare anche in caso di una sentenza negativa, ha il contratto in scadenza a giugno, e il suo futuro potrebbe essere legato all’esito di questo procedimento.