Corriere della sera: Inter, l’ombra del crac finanziario. I dettagli

Anche le squadre di calcio hanno una data di scadenza. Nel caso dell’Inter, è il 16 novembre 2016. È questo il giorno in cui finirà il supporto economico di Erick Thohir alla società. Lo ha scritto nei documenti, firmati il 15 novembre 2013: “Mi impegno a supportare matrimonialmente e finanziariamente la società per almeno un triennio”. Diciassette mesi dunque, pochi per raddrizzare le sorti di una società protagonista di una stagione fallimentare e che attualmente ha un patrimonio netto in rosso di 48 milioni di euro. Come scrive il “Corriere della Sera” serve un miracolo, un ottimo calcio e degli eccellenti risultati per uscire dal buco nero dei debiti verso le banche e verso lo stesso Thohir. Liquidità indonesiana – Si, perché è proprio l’indonesiano a comportarsi con l’Inter più come un banchiere che come un presidente. Dopo il prestito di 22,3 milioni concesso alla società con un tasso all’8%, ora Thohir ne avrebbe concesso un altro. Circa 60 milioni a un tasso superiore al 9%, proprio come una banca particolarmente esigente. Questi soldi provengono dalle sue holding e fonti interne all’Inter spiegano che sono da rimborsare solo nel caso ci sia liquidità, altrimenti verranno convertiti in capitale. Ma c’è da chiedersi come mai il possessore del 70% delle quote della società non finanzi a tasso zero come tutti gli imprenditori che sono azionisti di riferimento, ma al contrario preferisca guadagnare sui suoi prestitiProblemi con le banche – Non da ultimo c’è il problema dei finanziamenti concessi dalle grandi banche, che a breve andranno restituiti con gli interessi. Il 30 giugno scadrà la prima rata da un milione di euro del prestito concesso dalla Goldman Sachs: 230 milioni. Non sono certo spiccioli quelli che pesano sui conti dell’Inter e che probabilmente levano il sonno a Massimo Moratti. Anche perché da settembre scatteranno le rate trimestrali da 3 milioni di euro, fino alla maxi rata di 184 milioni nel 2019. In più anche le altre banche sono restie a concedere ulteriori finanziamenti, chiedono garanzie e al momento l’Inter non sembra in grado di offrirne granché. Per questo l’unica speranza per tenere ben lontana la società da lidi ancor più oscuri è che si realizzino le previsioni del management: ricavi per 287 milioni di euro entro il 2021, con la squadra sempre in Europa League. Obiettivi ambiziosi, per l’Inter di oggi.