Corriere della Sera: “Inchiesta Juve, l’uomo dei conti: «Sulla ‘Manovra Stipendi’ Agnelli e il cda ci hanno nascosto tutto»”

L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma sull’inchiesta Juventus.

Emergono nuovi dettagli dalle pagine dell’Inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus davanti alla Procura della Repubblica di Torino e che vede i suoi ex-vertici, Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, l’ex ds Fabio Paratici e tanti altri dirigenti, accusati di aggiotaggio e falso in bilancio. Plusvalenze e Manovra stipendi sono al centro delle discussione e, in particolare, dall’interrogatorio in Procura di Paolo Piccatti, 65 anni, presidente del collegio sindacale della Juve dal 23 novembre 2009 al 29 novembre 2021, emergono dettagli e dichiarazioni importanti proprio sulle modalità di risparmio delle mensilità salariali.

“Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati. La scrittura privata tra Agnelli e l’allora capitano Chiellini? Mai vista”.

“Assolutamente no, non ne sapevamo niente. Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è mai stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male. Le manovre dovevano essere comunicata e noi, certamente. Soprattutto dovevano essere eseguite e recepite in modalità totalmente differente. Confermo che sono scosso e arrabbiato. Il problema delle plusvalenze non è mai giunto alla nostra attenzione. Se posso osare, siamo andati anche a leggere la nuova relazione di Deloitte, che non effettua rilievi sul tema plusvalenze”.