Corriere della Sera: “Il baby Volpato dice no al Mondiale con l’Australia. Vuole l’ azzurro”

L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma sul Mondiale in Qatar e la vicenda di Volpato che rifiuta la convocazione.

Per dire di no a un Mondiale, non avendo ancora compiuto 19 anni (li farà la prossima settimana), o devi avere un pizzico di follia o grande personalità e convinzione nei tuoi mezzi. Cristian Volpato, il gioiellino della Roma assistito da Francesco Totti di cui sogna di ripercorrere le orme sia in giallorosso sia in Nazionale, ha entrambe le cose e ieri ha rinunciato ufficialmente a giocare con la maglia dell’Australia la Coppa del mondo, che inizierà tra undici giorni in Qatar, perché ha deciso di aspettare l’Italia. A rivelarlo è stato Graham James Arnold, commissario tecnico dell’Australia, Paese dove Volpato è nato (ha la doppia nazionalità) e cresciuto prima di trasferirsi in Italia e di approdare alla Roma. «Fino all’ultimo ho cercato di convincerlo a essere della squadra — ha spiegato il c.t. australiano —, non è stata una mia decisione. Ho parlato con Cristian tre volte, e lo aveva già contattato in precedenza. Gli ho detto che era tra i 26 convocati per il Mondiale e mi ha risposto che ci voleva pensare, doveva parlare con le persone a lui vicine per capire cosa fosse meglio per la sua carriera. Più tardi ha deciso di declinare la mia offerta, è stata una sua scelta».

La prima così importante di una carriera che nelle ultime settimane ha avuto una brusca accelerata, dopo che José Mourinho lo ha lanciato con continuità come titolare nella Roma. Per quanto riguarda la maglia azzurra, Cristian ha già esordito con l’Under 19 e l’Under 20 e fa parte di una serie di giovanissimi che il c.t. Roberto Mancini tiene sotto stretta osservazione. Della sua decisione ha parlato ieri anche Mourinho, che oggi pomeriggio a Reggio Emilia, nella gara che la Roma giocherà contro il Sassuolo, complice l’assenza di Lorenzo Pellegrini, potrebbe schierarlo di nuovo titolare. Lo Special One cerca di proteggere la crescita del suo gioiellino: «La sua è una scelta personale, si trova all’inizio del cammino, si deve concentrare nella costruzione del suo futuro e non deve pensare a questa decisione, magari qualcuno vuole accelerare un processo che non deve essere accelerato».

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Redazione Ilovepalermocalcio