L’edizione odierna del “Corriere della Sera” si sofferma sulla proroga delle misure restrittive per arginare l’emergenza Coronavirus. Il prossimo decreto attuerà una proroga fino al 18 aprile e poi si comincerà a discutere della progressiva riapertura. Gli ultimi ad aprire saranno i locali dove è maggiore la possibilità per le persone di stare a stretto contatto, come discoteche, i bar, i ristoranti, cinema e teatri. I primi a riprendere potrebbero essere gli imprenditori della filiera alimentare e farmaceutica. Per il ritorno alla normalità serviranno settimane. Chi rientra in Italia -si stimano circa 200 mila cittadini oltre ai 30mila già tornati-deve infatti «andare in quarantena e all’atto dell’imbarco su aerei o navi (con la mascherina) compilare l’autocertificazione per indicare l’indirizzo dove starà in isolamento. In caso di insorgenza di sintomi Covid19, «c’è l’obbligo di segnalazione con tempestività all’Autorità sanitaria». Le stesse regole valgono per chi torna con mezzi propri: quarantena e obbligo di indicare alle Asl l’indirizzo dove andrà a stare. Se non si ha la possibilità di effettuare la quarantena in quel domicilio, la Protezione civile indicherà il luogo dove il cittadino dovrà trascorrere, a proprie spese, i 14 giorni.