L’edizione odierna del “Corriere della Sera” riporta le dichiarazioni dell’immunologo Francesco Le Foche:
«I giovani sono socialmente molto esposti e rischiano in misura maggiore di essere contagiati dalle varianti che hanno una trasmissibilità doppia rispetto al ceppo classico. Aumentando il numero dei casi di positività, crescono ricoveri in ospedale e situazioni gravi. Quindi bisogna raccomandare in questa fase alla generazione sotto i 40 di evitare occasioni non sicure. Si riuniscono al chiuso, l’ambiente preferito dai virus respiratori, in particolare dal Sars-CoV-2 che con la mutazione inglese ha acquisito la capacità di trasmettersi molto velocemente. Se in una stanza si sosta a lungo, la possibilità di infettarsi è molto alta. Ed ecco che ogni situazione di assembramento diventa un accresciuto pericolo. Limitare quindi all’indispensabile la permanenza in luoghi chiusi».
«In aula massima attenzione a distanza e mascherina. Dobbiamo far comprendere ai ragazzi l’importanza di disperdersi una volta finite le lezione e di non riunirsi in capannelli. Una ulteriore deprivazione di libertà per loro, necessaria. Nel giro di un mese la variante inglese avrà preso del tutto il sopravvento. Una campagna di sensibilizzazione ai vaccini? La popolazione va preparata. È vero, in questa fase purtroppo le dosi non sono disponibili ma nel frattempo educhiamo i cittadini, facciamo capire chiaramente quanto sia importante rispondere alla chiamata consapevoli che è l’unica via di salvezza».