L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” si sofferma sul Venezia e la preparazione verso il Palermo con allenamenti blindati.
Un bunker dal quale non filtra praticamente nulla. Se già prima dell’arrivo di Paolo Vanoli era difficilissimo scovare notizie di formazione sul Venezia, la situazione è, se possibile, ulteriormente peggiorata dopo l’ultimo cambio in panchina. Per volontà dell’allenatore varesino, infatti, non vengono più date informazioni circa infortuni, guai fisici, recuperi e quant’altro. Il tutto complicato da un Taliercio blindato, con gli allenamenti che si svolgono a porte chiuse senza eccezioni. Va male anche a chi cerca di sbirciare attraverso i buchi della rete che circonda il complesso mestrino. La squadra, infatti, si allena nel campo più lontano fra quelli che confinano con l’esterno e con il piazzale antistante. Una scelta, questa, che ha fatto arrabbiare i tifosi in tempi non sospetti ma che, nonostante le proteste, è stata mantenuta tale, con un ulteriore inasprimento delle regole di convivenza con la stampa.
Il clima è sempre più infuocato, con screen di commenti offensivi in risposta a critiche da parte dell’account ufficiale del Venezia che circolano in rete suscitando l’indignazione dei tifosi. Il tutto mentre l’unico obiettivo realisticamente possibile di Vanoli è quello di cominciare a vincere qualche partita per evitare di sprofondare ancora di più in classifica. La squadra è penultima e cerca una sua fisionomia. Secondo le pochissime informazioni trapelate, sembrerebbe che il tecnico voglia andare avanti con la difesa a tre, un caposaldo ritenuto fondamentale in considerazione anche del tesseramento di Luca Ceppitelli avvenuto in autunno.
Proprio di uomini di personalità ha bisogno l’allenatore e l’ex cagliaritano, alla ricerca del miglior assetto da opporre agli avversari. A Palermo si dovrebbe vedere ancora lo stesso schieramento delle ultime settimane, anche se per il momento tutti i tecnici passati per Venezia hanno dimostrato di considerare Wisniewski un titolare a tutti gli effetti. Ceppitelli ha dichiarato di preferire il ruolo di braccetto destro nella difesa a tre ed è lì che, quando starà bene, verrà impiegato. Durante la pausa ha svolto un lavoro personalizzato per recuperare la miglior condizione, così come ha fatto Cheryshev. Vanoli considera il russo importantissimo nel suo scacchiere, ma nel suo esordio lo ha fatto partire dalla panchina, non ritenendolo in condizione di poter giocare l’intera partita e preferendogli Johnsen.
A centrocampo, invece, l’intenzione sarebbe quella di ritoccare il meno possibile la formazione vista all’opera contro la Reggina. Vanoli sta meditando il rilancio di Cuisance, che era rimasto fuori dall’undici titolare due sabati fa e che, al contrario, potrebbe ritrovare una maglia da titolare domani sul difficile campo del Palermo. Sulla fascia sinistra non ci sarà Haps, squalificato e al suo posto potrebbe toccare ancora a Ullmann, con la bocciatura di Zabala che, a quel punto sarebbe definitiva. Per il difensore argentino potrebbero schiudersi le porte di una cessione a gennaio. Non ha convinto e non ha convinto nessuno dei tre allenatori. Sorprese permettendo, ovviamente.