Corriere del Veneto: “Venezia e la cattiveria ritrovata. Ora missione Palermo”
L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” ha riportato alcune delle dichiarazioni rilasciate da Joe Tacopina e da Walter Zenga, rispettivamente presidente e allenatore del Venezia, in vista della gara di venerdì sera contro il Palermo. Ecco quanto si legge:
“«Nel mio vocabolario non conosco la parola paura». Lo ha ribadito ieri mattina a Roma, in occasione della votazione per il nuovo presidente federale, con Gabriele Gravina candidato unico. Joe Tacopina ha rivisto il suo Venezia con Walter Zenga in panchina. Il presidente è rimasto davvero soddisfatto dalla prima uscita dell’Uomo Ragno sulla panchina arancioneroverde contro il Verona. Poi, al termine delle operazioni di voto, eccolo di fronte a microfoni e taccuini, per ribadire che non lascia, ma anzi raddoppia: «Prima di tutto Gravina è un mio amico – sottolinea Tacopina – è una persona onesta, ha valori importanti e conosce bene questo mondo. Poi, in aggiunta a tutto questo, credo che sia l’uomo giusto per il calcio italiano. È una persona molto intelligente, è una persona onesta. Può risolvere i problemi del nostro calcio. Credo che le cose non siano andate bene quest’anno in Serie B, prima eravamo a 22, poi siamo passati a 19 una settimana prima dell’inizio. Così non va bene, dobbiamo avere certezze e regole e cercare di farle rispettare. Zenga ha grande personalità, grinta e determinazione. Ha cambiato tutto in una settimana, all’interno dello spogliatoio e come mentalità. Forse potevo cambiare allenatore prima, forse ho sbagliato a non farlo prima. Sono sicuro che il nostro obiettivo playoff sia e resti il nostro obiettivo minimo. Io vorrei la Serie A quest’anno, abbiamo tempo per ricominciare. Sono sicuro che arriveremo minimo ai playoff, l’anno scorso siamo andati a cinque punti dalla promozione. Questo è un progetto a lungo termine, il nuovo stadio è stato approvato, quattro giorni fa sono arrivati gli ultimi ok. Sono sicuro che il mio Venezia tornerà». Insomma con Zenga il Venezia ha imboccato immediatamente la via maestra. Non ha vinto, ma ha dato alla squadra quel cuore pulsante che sembrava essere stato smarrito lungo il percorso. Di segnali positivi ce ne sono, anche se non vanno trascurate le difficoltà difensive, con tanti errori individuali su un campo peraltro infame. Ma Zenga ha rilanciato Schiavone, ha recuperato a tempo di record Bruscagin, ha spostato Falzerano in attacco, ricevendo in cambio una prestazione davvero positiva da parte del miglior centrocampista della B della passata stagione. Che ha addirittura detto: «Mi ha fatto tornare voglia di allenarmi». Ma la salita è appena cominciata e al prossimo giro c’è il Palermo: «Ci torno per la prima volta – dice Zenga– ci è nata mia figlia e sono felicissimo di poterla riabbracciare»”.