L’edizione odierna de “Il Corriere Veneto” ha realizzato una lunga intervista a Joe Tacopina, il quale si è espresso in merito alla gara d’andata contro il Palermo:
“E’ il giorno. Venezia freme, Venezia aspetta, Venezia gode. E sogna un triplo salto che avrebbe dell’incredibile. C’è riuscito il Parma, ma il Venezia vuole fare il botto e oggi al Penzo arriverà al Penzo il Palermo di Maurizio Zamparini. Un presidente che da queste parti ha scritto la storia ma ha anche spaccato la piazza, con quella fusione della discordia di cui ancor oggi si discute. Nei bacari e nei campi, sui tribunali virtuali dei canali social, fra amici e semplici conoscenti. Joe Tacopina, però, non si ferma e rilancia. Lui i playoff sa come si vincono, sa come si fa. Perché li vinse a Bologna nel 2015 e vuole ripetersi oggi.
Tacopina, nel 2015 lasciò Bologna e sbarcò a Venezia dicendo: porterò questa squadra in B in due anni. È stato di parola e adesso potrebbe riuscire in un’impresa pazzesca…
«Quando lo dissi, mi presero per pazzo o per un mitomane… Ma io la mia forza la conosco, quando mi tuffo in un progetto metto tutto me stesso e cerco ogni strada possibile per arrivare a dama. Lo feci a Roma, l’ho rifatto a Bologna, ci sto provando anche oggi a Venezia».
Quando scelse Inzaghi era più o meno questo periodo, due anni fa. Adesso vi state giocando la A…
«Nella prima conferenza dissi che saremmo arrivati in serie A, non so quando, ma che avremmo centrato quell’obiettivo. E che lui era l’allenatore giusto. Ne ero convinto sul serio, perché ha una mentalità vincente come la mia. A Bologna avevamo un grande gruppo, uno spogliatoio di ferro, a Venezia sta succedendo la stessa cosa».
Sul web sta impazzando un video che la ritrae mentre carica la squadra prima di Venezia-Perugia…
«E sono soltanto alcuni spezzoni… Sapevo quello che dicevo e sapevo a chi lo dicevo. Quando dico che il Venezia non deve avere paura di nessuno, lo dico perché ci credo davvero, che siamo la squadra più forte di questi playoff. Il Palermo merita grande rispetto, ma non siamo inferiori e lo abbiamo dimostrato nella regular season».
A proposito di playoff. Celebre un altro video in cui lei in tribuna al Dall’Ara quasi sviene per la tensione accanto ad Alberto Tomba…
«Me lo sono riguardato un sacco di volte, quel video. Saputo era poco distante, accanto a me c’era Tomba. L’ho visto anche oggi (ieri per chi legge, ndr ). Adesso rido, ma quegli attimi non li dimenticherò mai. Fu una promozione soffertissima, la fortuna ci aiutò sia in semifinale che in finale. Ma per le grandi imprese bisogna che il vento giri dalla parte giusta…».
Metterebbe la firma per un finale con pali e traverse di Palermo, Frosinone o Cittadella e il Venezia in A?
«Non so se il mio povero cuore reggerebbe a queste emozioni. Ma ovviamente sì, ce la metterei…».
Inzaghi finirà al Bologna?
«Io con lui ho parlato e ci siamo ripromessi di vederci a fine stagione. E’ normale che qualcuno lo abbia avvicinato, due anni fa dissi che ci avrebbe portato in serie A e lo sta facendo. Non so come finirà questa nostra rincorsa, posso dire però che per ora sto mantenendo la promessa. E che se andiamo in A, Pippo potrebbe anche restare».
Quando ha letto i giornali la settimana scorsa si è arrabbiato?
«Arrabbiarmi? Ma niente affatto, se un manager vuole lavorare nel calcio italiano deve abituarsi alle speculazioni dei giornali… Fa parte del gioco, lo accetto. E penso di saper giocare bene»”.