Corriere del Veneto: “È un Venezia da urlo”

L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” si sofferma sulla gara che il Venezia ha vinto al Renzo Barbera contro il Palermo.

Bello, anzi bellissimo. Semplicemente irresistibile. Straordinaria prova di forza del Venezia, che espugna Palermo per 3-0 e si porta momentaneamente al secondo posto in classifica, in attesa di capire che cosa farà la Cremonese oggi a Bolzano. Quella del Barbera entra di diritto nel novero delle migliori prestazioni della stagione, fatta di abnegazione, compattezza e forza devastante sottoporta. Non solo, ma il clean sheet di Joronen, in quello che a detta di tutti era ed è il tallone d’Achille del Venezia, è un ulteriore segnale importante consegnato al campionato.

La sentenza: doppietta di Pohjanpalo e gol finale di Gytkjaer, con una prestazione straordinaria, che nobilita l’eccellente lavoro di Paolo Vanoli, capace di gestire e di ruotare gli uomini secondo logiche a volte non immediatamente comprensibili, ma che regalano punti e tante certezze. La promozione diretta adesso è una via concreta, considerata la capacità della squadra di mettersi alle spalle il bruciante ko al 90’ di Como con due vittorie davvero pesanti. Inizio scoppiettante di partita, con tre occasioni nei primi quattro minuti. Prima Ellertsson, poi Lund, infine Altare, che al 4’ scaglia un destro violentissimo che Pigliacelli riesce a deviare. La partita continua a produrre fuochi d’artificio in serie e al 9’ Diakite colpisce di testa a botta sicura ma trova sulla sua strada Candela che respinge di faccia. Al 18’ il Venezia passa: Sverko con un colpo di classe smarca Candela, cross delizioso su cui si avventa Pohjanpalo che mette dentro gelando il Barbera.

Ancora più bello il gol del raddoppio al 30’: Pierini smorza di testa e Pohjanpalo segna la diciottesima rete stagionale con un grandissimo esterno destro. Il Palermo è tramortito e ci mette un po’ a rialzarsi: al 43’ Pohjanpalo servito da Ellertsson ha la palla del 3-0 ma stavolta spreca l’opportunità. Anche Ellertsson al 44’ può segnare il 3-0, si fa 40 metri palla al piede e non riesce a colpire bene. Anche nella ripresa la musica è la stessa. Tante occasioni, sull’uno e sull’altro fronte, ma poche concessioni alla precisione sottoporta. All’8’ erroraccio di Aurelio, Pierini gli ruba palla e entra in area, poi calcia sopra la traversa sprecando la chance per il 3-0. Il Palermo si vede solo su azioni estemporanee, come quella del 17’, che porta l’ex Ceccaroni a colpire di testa la parte alta della traversa. Al 31’ il neo entrato Olivieri si ritrova solo davanti a Pigliacelli dopo un errore di Graves e mette dentro. L’arbitro Doveri, però, ravvisa un fallo dell’attaccante e annulla la rete. Il resto è solo gestione, con la scena più bella della serata: il Barbera che applaude il suo giustiziere, Pohjanpalo, sostituito a quattro minuti dalla fine da Gytkjaer. Che si toglie pure il lusso di griffare il tris e il decimo gol stagionale. Insomma, l’apoteosi arancioneroverde. «Grande prestazione di grande personalità — esulta Vanoli nel dopo gara — faccio i complimenti alla squadra. Devo dire che i miei ragazzi hanno saputo gestire i momenti in maniera magistrale. Abbiamo preparato la partita in una certa maniera, senza Ranocchia l’ampiezza per noi era fondamentale. Ho detto ai miei di ricercarla con insistenza e lo abbiamo fatto».