Ieri si è messa la parola fine alla situazione del Palermo, i rosanero sono stati esclusi dalla Serie B e ripartiranno dalla Serie D con l’obiettivo di imitare il modello Parma che in 3 anni è risalito in Serie A. L’edizione odierna del “Corriere del Veneto” fa il punto sulla parabola discendente della squadra rosanero che è passata dalla Champions sfiorata alla Serie D. Tanti i campioni passati dal capoluogo siciliano, da Toni a Barzagli, da Cavani e Pastore alla stella Dybala, tutto cancellato dato che ieri è arrivato l’amaro epilogo. La gestione Zamparini era riuscita a portare il Palermo fino agli ottavi di finale di Coppa Uefa contro lo Schalke 04, era riuscita ad arrivare alla finale di Coppa Italia poi persa con l’Inter e per un soffio non è arrivata la Champions League dopo il pareggio con la Sampdoria. Tutto finito con il Consiglio federale Figc di ieri che (oltre ad aver nominato Mario Luigi Torsello presidente della Corte Federale d’Appello) ha escluso il Palermo dalla serie B per inadempienze. Al suo posto è stato riammesso il Venezia, che aveva perso ai rigori il contestato playout con la Salernitana: prima annullato, poi diventato Foggia-Salernitana e infine Salernitana-Venezia. Come successo l’anno scorso ad Avellino, Cesena e Bari, anche Palermo e Foggia dovranno ripartire dalla D, con la speranza di percorrere lo stesso cammino di chi li ha preceduti, oggi tutti in C. Sia il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che quello di Foggia, Franco Landella, hanno predisposto il bando per affidare le nuove squadre a una società che le iscriva in sovrannumero al campionato di D. Per il Palermo il termine per presentare l’offerta è il 23 luglio, per il Foggia il 16.
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