Corriere Adriatico: “Ascoli sconfitto in casa dal Palermo. I tifosi del picchio recriminano: «Loro giocavano in 12»”

L’edizione odierna de “Il Corriere Adriatico” si sofferma sull’Ascoli sconfitto dal Palermo e i tifosi che accusano l’arbitro.

C’è grande delusione tra il popolo bianconero per la sconfitta subita al Del Duca contro il Palermo. Quasi 7mila tifosi del Picchio 8tra loro anche l’ex mister dell’Ascoli Serse Cosmi) hanno riempito lo stadio sperando di poter ottenere almeno un punto, ma quasi allo scadere è arrivata la beffa. In 450 sono arrivati dalla Sicilia e da altre zone d’Italia per tifare i rosanero. «Unico appunto di questa partita è il Dionisi aquilano che doveva almeno ammonire se non espellere alcuni giocatori del Palermo a cui ha permesso di essere super fallosi e meno male il Var, sennò regalava anche un rigore» dice Sergio Marucci, mentre Alberto Marconi spiega di aver «apprezzato la squadra sino al 90’, ma poi eravamo in attacco e non si può perdere la palla in quel modo – spiega -. Per il resto stiamo crescendo e ricordiamoci che davanti avevamo il Palermo e un giocatore in più che era l’arbitro».

«Hanno vinto per un episodio. Quello che alla fine del primo tempo non abbiamo capitalizzato. Poi tutto sommato pur con le nostre lacune abbiamo tenuto testa ad una squadra che ha un budget infinito e che dovrebbe uccidere il campionato – evidenzia, con rammarico, Matteo Marini -. I lanci di Viviano servivano per sottrarci dal pressing ed iniziare l’azione più avanti. Poi è verissimo che in attacco siamo poco presenti e dentro l’area ci finiamo poche volte. Il punto avrebbe fatto morale, ma dobbiamo essere più lucidi non puoi regalare un corner al 90. Gnahorè è stato tra i migliori ma per questo mi sarei aspettato un’altra gestione della palla».

Recupero fatale «Non credo che il Palermo, squadra da serie A, ha giocato meglio di noi. Per me questa Ascoli è una buona squadra, poi ognuno la vede come vuole» aggiunge Luca Olivieri, mentre Marco Silvestri parla di «sterile supremazia, con un solo tiro degno di nota e, come al solito, nel recupero concentrazione inesistente. Anche a Cremona sarà dura, ma voglio essere ottimista». «Un arbitraggio mediocre ha permesso ad un Palermo estremamente falloso di non essere sanzionato adeguatamente – aggiunge Andrea Celani -. Ho visto un Ascoli con tanta buona volontà ma inconcludente in fase offensiva e con il solito errore difensivo, abbiamo subito gol».