Corriere Adriatico: “Ascoli sconfitta in casa. I tifosi bianconeri non ci stanno: era una partita da vincere”

L’edizione odierna de “Il Corriere Adriatico” si sofferma sulla sconfitta dell’Ascoli contro il Palermo e la reazione dei tifosi bianconeri.

C’è molta rabbia tra i tifosi bianconeri per la sconfitta contro il Palermo. Durante la gara è apparso lo striscione “De Santis vattene”, rivolto al dirigente del Picchio. Ma il più bersagliato è stato il tecnico, a cui la Curva ha rivolto il coro “Bucchi vattene”, intonato più volte al termine della gara. Dopo il match, un gruppo di tifosi si è riunito fuori dai cancelli continuando a bersagliare il mister bianconero. Lo stesso Bucchi poi ha avuto un breve colloquio con qualche supporter, con le forze dell’ordine che hanno presidiato la zona. La tensione era palpabile. La stragrande maggioranza dei tifosi, dunque, chiede che Bucchi sia esonerato. Altro striscione comparso recava la scritta “Il calcio della gente, solidarietà ai palermitani”, ricordando la vicenda che ha riguardato il rinvio della gara contro i rosanero e dimostrando vicinanza a chi deve farsi molti chilometri per seguire la propria squadra.

Un centinaio i tifosi a seguito della formazione di Corini. Un ricordo anche per Pierino Frascone, autista di tante trasferte bianconere, recentemente scomparso. «Occhio ai playout» I tifosi, intanto, come dicevamo esprimono grandi critiche verso l’operato dell’allenatore del Picchio. Per Marco Ruggeri «Questo risultato è dedicato a chi guardava alla classifica pensando ai playoff, qui c’è da lottare per salvarsi. Dopo il pareggio ho visto qualche leggerezza di troppo. Non si doveva perdere. Il Cosenza ha battuto il Parma, il Perugia il Bari, i giochi dietro sono più che riaperti. Questa squadra non ha grinta e la colpa è dell’allenatore». Critiche da parte anche di Sergio De Angelis. «Qui non c’è un gioco di squadra se non il lancio dalla difesa, quindi un fallimento totale. Non è che aumentando il numero dei centrali che aumenti la bravura della difesa, se hai tutti lunghi e lenti contro attaccanti piccoli e veloci, devi prendere delle contromisure, lo stesso nelle partite precedenti. Invece come al solito ci si affida sulle giocate dei singoli per raddrizzare le partite. Non mi piace e non mi piacerà mai questo allenatore».

«Una partita persa che si poteva vincere. Il responsabile ha un solo nome: Bucchi. C’era un bel clima per gli arrivi di Proia e Forte, ma l’allenatore riesce nell’impresa di perdere in casa (e meno male che Leali ha parato il rigore e 3 occasioni da gol). Mi chiedo cosa farà la società adesso perché il problema è evidente a tutti, ma bisogna fare presto, le altre squadre vincono e noi arranchiamo» attacca Luca Ciarrocchi. Duro anche il giudizio di Matteo Vallorani. «E’ evidente che la squadra c’è ma il problema è la guida tecnica. Bucchi non fa giocare la squadra». «L’allenatore non è mai entrato in sintonia né con la squadra né con il pubblico. Ora la situazione sta incominciando a diventare dura e credo l’unica soluzione per invertire la rotta è trovare un altro allenatore, altrimenti non la raccontiamo» conclude Maurizio Traini.