Luca Zaia, Governatore del veneto, ha emesso una nuova ordinanza contenente nuove misure restrittive per limitare la ripresa del contagio da coronavirus. Tra queste, viene imposto l’isolamento fiduciario di due settimane, oltre alle persone entrate in contatto con infetti, anche a cittadini veneti (e non) che tornano o arrivano da Paesi extra Schengen. Onde evitare eventuali contagi, dovranno sottoporsi alla quarantena anche i soggetti con una temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi. Qualora il positivo viva con i familiari in uno spazio sovraffollato, le Ulss potranno disporre l’isolamento in strutture alberghiere o extra-ospedaliere. Le novità più importanti dell’ordinanza riguardano però i lavoratori delle aziende. Per chi rientra in Veneto dai Paesi esteri che non fanno parte della lista dei 36 Stati (quasi tutti in area Shengen) stabiliti dalla Regione, sarà obbligatorio effettuare un doppio tampone.I cittadini non lavoratori che arriveranno in Veneto da un Paese non compreso nella lista dei 36 stati non a rischio dovranno invece stare due settimane in isolamento obbligatorio. Un’altra novità riguarda l’immediata denuncia a chi rifiuterà il ricovero ospedaliero dopo essere risultato positivo al test. Multa di mille euro poi per i lavoratori dell’azienda che si rifiuteranno di sottoporsi al tampone. Sanzioni in arrivo anche per le aziende che non segnaleranno alle autorità sanitarie di avere dipendenti da sottoporre ai test perché di rientro dall’estero.