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Credo che sia necessario porre attenzione a due settori in particolare, la scuola e i trasporti. Sono oggi fonte di preoccupazione per la comunità e metterli in sicurezza – chiarisce Vaia – da un punto di vista strutturale e di risorse umane, significa prevenire i rischi che potranno manifestarsi a settembre con la riapertura delle scuole. Penso, ad esempio, a personale formato che possa accompagnare gli studenti nelle mettere in pratica tutte le misure di prevenzione anti-Covid”.Il
trend in discesa dei casi nel Lazio e a Roma “è anche merito dei cittadini che si sono applicati con serenità e severità nel rispettare le regole. Hanno capito che applicando le misure varate dal Governo i risultati sarebbero arrivati. E poi è stato importante anche il ruolo dei media che hanno intuito benissimo che dovevano amplificare i messaggi positivi. Ecco, queste interconnessioni tra cittadini, professionisti della comunicazione e il grande lavoro degli operatori sanitari, hanno salvato Roma e il Lazio”, ha detto ancora il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani dove in questo momento sono
ricoverati “104 pazienti, di cui 57 positivi al Covid-19 e 47 sottoposti ad indagini”. “Sono 9 i pazienti che necessitano di supporto respiratorio – proseguono i medici – I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 436”. Sulla possibilità di arrivare presto a ‘zero’ nella casella dei nuovi ricoveri, Vaia con una battuta risponde che “l’ultimo paziente chiuderà la porta del Covid-Hospital”.
“Noi abbiamo capito tante cose dal 29 gennaio, quando ricoverammo allo Spallanzani la coppia cinese positiva – ricorda – Abbiamo isolato il virus e capito quale era la terapia più giusta per aggredirlo, stiamo sperimentando dei farmaci e la terapia del plasma da donatore. Poi c’è il lavoro sul vaccino ‘made in Italy’ che stiamo portando avanti. Ci siamo accorti – conclude il direttore sanitario – che la popolazione più colpita è quella degli anziani e ci siamo ripromessi che nessuno resterà indietro e a tutti deve essere data la possibilità di cura”.