Cina
Ancora una giornata con nuovi minimi assoluti per il contagio di coronavirus in Cina. Ieri 12 marzo la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha registrato solo 8 nuovi casi e 7 morti, per un totale di 80813 contagi finora e 3176 morti. Nella provincia dell’Hubei, primo focolaio dell’epidemia, ci sono stati 6 morti, uno invece nella provincia dello Shandong. I pazienti dimessi dagli ospedali nelle ultime 24 ore sono stati 1318, per un totale di 64111 guarigioni, cioè quasi l’80% (79,33%) del totale dei contagi.
Corea del sud
Numeri in calo anche in Corea del Sud dove i nuovi contagi sono stati 110, 4 in meno di mercoledì. È un nuovo livello minimo da più di due settimane. Le infezioni totali sono ora 7979. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha confermato che il focolaio di Daegu è in pieno contenimento, mentre crescono i contagi a Seul. I morti in Corea sono saliti a 67, le guarigioni sono state 177, arrivando a quota 510.
Positiva la moglie di Trudeau
In Canada la moglie del premier Justin Trudeau è risultata positiva al coronavirus. Il premier canadese aveva anticipato di essersi messo in isolamento, dopo che sua moglie Sophie aveva avuto i primi sintomi di influenza. Trudeau rimane in isolamento, ma non si è ancora sottoposto al tampone perché finora non ha mostrato sintomi.
Stati Uniti
Sale il bilancio dei contagiati di coronavirus negli Stati Uniti. Sono più di 1.600, i morti sono invece i 41. Intanto la Walt Disney ha deciso di chiudere i parchi in Florida e a Parigi, oltre che sospendere tutte le nuove partenze delle crociere dal 14 marzo fino alla fine del mese. E crescono i timori che il contagio possa coinvolgere direttamente Donald Trump, dopo che il segretario della Comunicazione del Brasile, Fabio Wajngarten, è risultato positivo al coronavirus a meno di una settimana dalla sua visita negli Stati Uniti, dove è stato ospite del presidente Usa nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida.
La F1 si arrende
La Fia ha confermato la cancellazione del Gp d’Australia di Formula 1, il primo della stagione, che si doveva correre domenica a Melbourne. La decisione è arrivata dopo che un membro della McLaren è risultato positivo, con il conseguente ritiro della squadra. Dopo le proteste di alcuni di piloti che ritenevano assurdo correre nel pieno di una pandemia in corso, come per esempio Lewis Hamilton della Mercedes e Sebastian Vettel della Ferrari, a maggioranza i team principal delle scuderie hanno concordato di non far partire la gara in Australia.
I contagi in Premier
Cresce la paura anche in Premier, dove c’è stato il primo caso positivo di un giocatore, Callum Hudson-Odoi del Chelsea. Prima di lui era risultato contagiato anche l’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, facendo così rinviare la partita contro Brighton di sabato. Questa mattina ci sarà una riunione di emergenza nella quale si deciderà se il campionato più ricco del mondo dovrà fermarsi.
Iran
In Iran è risultato positivo al coronavirus Ali Akbar Velayati, consigliere per gli affari internazionali della guida suprema Ali Khamenei.