Tra i governatori delle Regioni “siamo ancora un po’ sparpagliati, ma certamente non sono tutti d’accordo sull’ipotesi di un’Italia arancione”: ad affermarlo è il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha affermato che le zone arancioni o rosse “andrebbero individuate su base provinciale e comunale. “Massimiliano Fedriga”, presidente leghista del Friuli-Venezia Giulia, “condivide con me che non ci può più essere un passo soltanto rigorista”, ha spiegato Toti.
Per quanto riguarda la divisione per colori, “l’impianto va bene, ma con delle modifiche”, ha detto il governatore della Liguria, “nelle zone gialle serve un alleggerimento: perché i ristoratori non possono scegliere se aprire a pranzo o a cena? Palestre, piscine, cinema, teatri vanno riaperti. A fronte di regole ben precise, prevedendo un numero ben limitato di utenti: ma sarebbe un segnale importante per il Paese”.
L’Istituto superiore di sanità chiede un lockdown generale, anche se più soft. “Mi sembra una prudenza che sconfina nel terrorismo anche televisivo, con tanti esperti che potrebbero fare di più e parlare di meno” dice ancora Toti.