A Ginevra, una delle città più costose in Svizzera e al mondo, migliaia di persone hanno fatto la fila ieri per ricevere razioni gratuite di cibo, con la crisi del coronavirus che ha acceso i riflettori sui poveri della città, categoria di solito invisibile. Nella città famosa per le sue banche private, i produttori di orologi di lusso e le boutique esclusive, la gente ha iniziato a mettersi in fila dalle cinque di mattina, secondo l’associazione Caravane de Solidaritè, principale organizzatrice dell’evento. Per oltre un chilometro le persone sono rimaste in fila fuori dallo stadio di hockey Vernets dove venivano distrribuite 1.500 porzioni alimentari. Gli organizzatori hanno riferito che altrettante persone si erano presentate la settimana precedente. “Siamo in un crescendo”, ha raccontato Silvana Mastromatteo, capo della Caravane de Solidarite, riferendo che l’ultima è stata la sesta distribuzione di cibo gratuito dall’inizio della crisi con sempre più gente che si presenta ogni volta. Secondo l’Ufficio di statistica svizzero, circa l’8 percento della popolazione svizzera, corrispondente a 660 mila persone, vive sotto la soglia di povertà, con circa un altro milione che si trova invece in una situazione considerata precaria.