Coronavirus: sulla seconda ondata Fauci, Ricciardi e il fisico Tersenghi invitano a prepararsi
Tra le voci degli esperti spicca quella di uno dei più prestigiosi immunologi del mondo, il direttore dell’Istituto Nazionale per le Malattie infettive degli Stati Uniti, Anthony Fauci: “Future infezioni – ha detto in un’intervista al quotidiano La Stampa – sono inevitabili. Bisogna avere personale, test e risorse per identificare i casi, isolarli e tracciare i contatti. Se lo faremo, quando avverranno le infezioni potremo evitare che diventino una seconda ondata. Quello che è certo, ha aggiunto, è che non torneremo alla normalità almeno per un anno e che la soluzione vera è il vaccino”.
Ritiene che sia il caso di prepararsi a una seconda ondata Walter Ricciardi, rappresentante del governo italiano presso il comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. “Nessuno può essere certo al 100%” che in ottobre la pandemia possa riprendere, ha detto, ma l’ipotesi “che il virus sparisca la riteniamo improbabile”. In ogni caso, ha aggiunto Ricciardi, “dobbiamo attrezzarci con case antisismiche poi se il terremoto non arriva, meglio così”. Secondo l’esperto è “improbabile” che “il virus SarsCov2 sparisca come è stato per la Sars e la Mers”, mentre un’altra possibilità “è che ritorni insieme all’influenza”.
Secondo il fisico Ricci Tersenghi( Università Sapienza di Roma) uno degli scenari più probabili per l’autunno è quello della comparsa di piccoli focolai che, se gestiti in modo efficiente, potranno essere circoscritti. “In autunno, quando si tornerà a vivere per molte ore in luoghi chiusi, è possibile che i casi possano ripartire”. Non è dato sapere che cosa potrà accadere in palestre, fabbriche, uffici e scuole, ma è certo che i nostri comportamenti saranno fondamentali. Credo – ha concluso – che sarà molto difficile riuscirà a sconfiggere il virus senza il vaccino”.