Sono due le emergenze con cui deve fare i conti la Spagna. Da un lato quella epidemica, con la seconda ondata di Covid-19 che sta facendo schizzare di nuovo i bollettini giornalieri dei decessi e dei contagiati. Dall’altro la crisi economica, con la fuga dei turisti e le attività commerciali messe in ginocchio dal Covid. A farne le spese le zone più note della Catalogna, come Barcellona, Playa De Aro, Lloret de Mar, Tossa de Mar e Palamos.
Il governo locale ha ordinato la chiusura di discoteche, locali notturni e pub. La nuova misura è entrata in vigore oggi e durerà almeno 15 giorni, riporta il quotidiano “El Pais”. Allo stesso tempo, la Generalitat ha ridotto le ore dei casinò e delle sale giochi, che da oggi rimarranno aperti solo fino a mezzanotte. Alla stessa ora chiuderanno anche i bar ed i ristoranti nei comuni in cui le misure restrittive sono già in vigore, come a Barcellona.
«La logica è limitare la mobilità e abbiamo già insistito sul fatto che, in alcuni spazi, è più difficile mantenere misure precauzionali. La situazione in Catalogna è complicata e abbiamo poche opportunità e poco tempo per agire», ha spiegato il segretario alla Sanità, Josep Maria Argimon.