La direzione aziendale dell’Asp fa sapere di aver avviato, attraverso l’Unità operativa di Patologia clinica dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa, gli “screening sierologici qualitativi con la ricerca degli anticorpi IgG ed IgM anti Sars-Cov2″. Si tratta dei test sierologici rapidi (che si differenziano dai test sierologici quantitativi perché basta una goccia di sangue) per mappare in modo ampio la diffusione del Covid-19, come disposto dall’assessorato regionale alla Salute.
I test sierologici sono ritenuti complementari all’esame del tampone rinofaringeo o orofaringeo. A differenza dei “tamponi”, esame di laboratorio che serve per individuare la presenza del virus all’interno delle mucose respiratorie, i test sierologici servono a individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il Covid-19, individuando gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta al virus. In sintesi, mentre i tamponi forniscono un’istantanea sull’infezione, i test sierologici “raccontano” la storia della malattia.
Seguendo l’ordine di priorità emanato dalla stessa circolare regionale, l’Azienda sanitaria ha avviato l’esecuzione del test sierologico rapido a partire dalle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), Vigili del fuoco, i militari delle Forze armate, che fronteggiano nel territorio da due mesi l’emergenza Coronavirus. Secondo tali disposizioni, già da lunedì 4 maggio è stata avviata l’esecuzione dei test per il personale del Comando dei Vigili urbani di Siracusa che ne ha fatto richiesta. Gli esiti vengono comunicati giornalmente al Comando con le eventuali prescrizioni. Nelle settimane successive, come riporta lagazzettasiracusana.it, verranno sottoposte a screening tutte le Forze dell’ordine che hanno avanzato richiesta.
“In una seconda fase – fa sapere l’Asp – non appena il Laboratorio di Patologia clinica verrà attrezzato con la strumentazione idonea di cui si attende la consegna, come da circolare verranno effettuati anche i testi quantitativi a tutte le categorie cui la stessa circolare fa riferimento”.