Il dott. Cristoforo Pomara ha rilasciato un intervista per “lasicilia.it”. Di seguito alcune sue parole: “Non potremo stare tranquilli sino a quando non avremo delle cure certe ed un vaccino. E a Catania ancora troppe persone sono per strada. Non bisogna temere un picco, ma una incapacità di contenere gli aumenti e, come lei ben sottolinea, per ora stiamo contenendo l’epidemia. Lo ripeto, isolamento dei positivi e dei paucisintomatici presso strutture sanitarie e sotto stretto monitoraggio sanitario, o in alternativa al domicilio, solo se garantiamo cure e sostegno ai pazienti isolati ed alle loro famiglie, oltre a garantire la protezione dei nostri sanitari per mezzo degli idonei dispositivi di protezione individuali. Il monitoraggio clinico è fondamentale durante l’isolamento. Sarò chiaro con i siciliani per quelle che sono le mie competenze: se avessimo combattuto con spade di cartone non avremmo questi dati di contenimento della malattia: è un fatto e delle due una. Ciò detto, la adeguata e sufficiente fornitura dei Dpi è priorità per combattere il virus ed il Comitato si è chiaramente espresso sul punto. Il personale sanitario deve essere messo in sicurezza sempre e per primo. Per il resto faccio notare che i Dpi mancano a Londra, come a New York. Ci sono segnali incoraggianti dalla Sicilia, come dal Paese, che fanno ben sperare in una lenta e graduale ripresa, ma da padre, figlio e marito vorrei la certezza che i miei cari una volta in giro lo siano solo se in totale sicurezza: fino ad allora tutti a casa. Per il resto noi siciliani siamo un grande popolo, e se faremo leva sulle nostre origini e sul Dna storico dell’isola, saremo forse anche più forti di prima”.