Claudio Papalia e la moglie Jessica, che il 13 marzo avevano scoperto di essere infetti mentre si trovavano nell’Oceano indiano, sono guariti dal coronavirus e questa mattina stanno partendo per l’Europa. Il loro incubo era stato raccontato da Repubblica un paio di settimane fa. Papalia e la moglie hanno fatto entrambi il compleanno il 13 marzo, e quest’anno era una cifra tonda per ambedue: 30 anni lui, 40 lei. Così, prima che il lockdown scattasse in Italia, erano partiti per le Maldive. Poi, però, era arrivato un pessimo regalo. Le parole di Papilia: “La notte dopo il compleanno siamo stati sottoposti a un tampone, eseguito obbligatoriamente nella notte nonostante fossimo asintomatici”. L’inizio dell’incubo: perché entrambi sono positivi al coronavirus, e quindi le autorità li hanno fatti trasportare su un atollo-lazzaretto vicino a Malè, la capitale delle Maldive. Tutti insieme in un unico padiglione: dapprima 11 malati, 7 dei quali italiani, poi 13. Tutti asintomatici, ma tutti costretti sull’isola. Con l’interessamento del ministero degli Esteri, dopo la guarigione si è riusciti a farli ritornare a casa.