Succede in Puglia, un 47enne è stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale anche perché gli viene contestato di avere abbassato la mascherina per sputare in faccia all’appuntato scelto che lo ha fermato verso le 21 per chiedergli i documenti e l’autocertificazioni sulle ragioni che lo aveva indotto a stare fuori casa e lontano dal comune di residenza. Un gesto che in genere vuole comunicare disprezzo, ma che in questa emergenza sanitaria scatena timori poiché è a noto a tutti che il coronavirus si diffonde soprattutto attraverso la saliva. Insieme a lui anche l’amico 42enne di Seclì, per essersi entrambi opposti con violenza a quel controllo.