Coronavirus: sequestro auto per chi circola senza motivo
«È come cogliere sul fatto un ladro che ruba in casa con attrezzi da fabbro. In questo caso, quelli che sono ordinari strumenti da lavoro diventano strumenti per commettere un reato, e quindi vengono sequestrati. Per analogia, se il magistrato ritiene che l’auto o la moto vengano utilizzati per commettere un reato, ne dispone il sequestro». Queste le parole dell’avvocato Luca Procaccini che ha spiegato infatti che la vettura può essere ritirata se non si circola per un motivo ben valido, secondo le norme in vigore. Tuttavia, il sequestro dell’automobile rimane ancora un punto oscuro nel decreto Cura Italia sul coronavirus. In particolar modo, non si comprende con chiarezza quali siano i fattori determinanti per il ritiro del mezzo. Il procuratore della Repubblica di Parma, Alfonso D’Avino, ha cercato di spiegare la situazione alle forze dell’ordine, fornendo un’interpretazione del decreto.