Coronavirus, rinviata la riapertura delle discoteche. Cts: “Troppi rischi da feste e locali”
Come riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, per le eventuali modifiche al Dpcm l’esecutivo prende altro tempo, in attesa di comprendere gli sviluppi dei segnali che arrivano anche da Paesi vicini. L’obiettivo è evitare quanto sta avvenendo in Spagna, dove i focolai più significativi si sono sviluppati nei locali notturni. Resta così in vigore per altri 10 giorni il Dpcm del 14 luglio (in scadenza oggi) che reitera alcune regole come l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici chiusi e il divieto di assembramenti, rinviando dunque la riapertura di discoteche, sagre e fiere.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito che non siamo ancora in una fase in cui si possa abbassare la guardia: “I dati internazionali del Covid-19 sono ancora preoccupanti. Gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta, Neanche in Europa”.
Secondo il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, il dottor Agostino Miozzo: “In Italia ieri ci sono stati quasi 400 casi positivi in un giorno, mi pare che già questo debba invitare al senso di responsabilità. E al di là dei dati italiani, ciò che preoccupa sono i numeri oltre confine. Di Paesi molto vicini, ma anche molto lontani.
Noi non siamo soddisfatti se ci sono misure restrittive, ma non possiamo restare in silenzio se capiamo che alcune riaperture hanno delle insidie. Penso alle discoteche, penso agli assembramenti, penso alle feste dei matrimoni. Gli italiani sono stati bravissimi, ce lo riconosce tutto il mondo, hanno fatto sacrifici enormi per fermare la diffusione del coronavirus, sarebbe folle disperdere ora questo risultato”.