L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ha deciso di sollevare dal proprio incarico il direttore sanitario dell’ospedale di Sciacca, Gaetano Migliazzo, accusato di aver suscitato “allarme sociale”. Al suo posto Alberto Firenze, medico epidemiologo, ex presidente dell’Ersu. Decisione legata al caso del “focolaio” di Sciacca, nato all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II, a causa del contagio da parte di una dottoressa in contatto con persone di Bergamo. In un primo momento, il direttore sanitario della struttura, Gaetano Migliazzo aveva chiarito che il numero di elevati risultati positivi era dovuto al grande numero di tamponi effettuati. Il nuovo commissario, come detto, è Alberto Firenze, originario di Castelvetrano, ex renziano di ferrro e presentato dalla presidente della Commissione Sanità all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, come un epidemiologo di fama internazionale. “La direzione medica del presidio Sciacca-Ribera continua ad apparire caratterizzata da una gestione non in linea con le misure organizzative richieste determinate dal particolare contesto emergenziale da Covid-19». Il documento, in una situazione criticata anche dal sindaco Francesca Valenti, mette in dubbio l’adozione delle adeguate misure dopo l’esplosione del primo caso di Coronavirus all’interno dell’ospedale, accusando la struttura di non aver saputo arginare il contagio. Questa situazione avrebbe – sempre secondo il decreto – causato un “allarme psicologico permanente” che potrebbe scoraggiare la popolazione saccense. Nell’atto vengono rimproverate anche le comunicazioni mediatiche del direttore medico di presidio, il quale ha rischiato di «contribuire ad aggravare l’allarme sociale”. Nella giornata dell’arrivo del commissario arriva anche la buona notizia dagli esiti degli ultimi 66 tamponi effettuati all’ospedali di Sciacca, i quali risultano negativi. Questo quanto riportato da “Repubblica.it”.