Alfredo Rossi, medico e direttore sanitario della Società Nazionale di Salvamento, ha spiegato al “Corriere” le concentrazioni del virus in acqua: «Il virus è presente a livello critico solo nelle aree marine adiacenti allo sversamento e nelle acque reflue di scarichi organici a causa della trasmissione fecale, proprio come succede per altri virus e batteri. Questo vuol dire che si può fare il bagno in tranquillità, ma attenzione a evitare queste zone ‘pericolose’ in genere ben visibili e segnalate»