Intervenuto all’Ansa’, Bepi Pillon ha parlato della propria decisione di lasciare la panchina del Cosenza ancora prima dell’emergenza Coronavirus: «Amo il calcio, è il mio lavoro e la mia passione, ma la famiglia e la salute, mia e dei miei cari, vengono prima di tutto. Rifarei mille volte la stessa scelta, anche se in Veneto la situazione non è affatto facile, e sono tre settimane che non esco da casa. Abbiamo giocato noi l’ultima partita, contro il Chievo, e due dei miei non sono venuti perché avevano paura visto che con l’aereo siamo atterrati a Berrgamo». Lo stesso Pillon ha poi concluso: «Ho deciso di rimanere a casa a Treviso perché anche noi del calcio, come tutti, ci preoccupiamo e avvertiamo certe responsabilità. In Calabria, dopo essere stato a casa, avrei dovuto fare la quarantena e poi gestire una situazione lontano mille chilometri dai miei. Ci ho pensato e ho capito che non era il caso. I soldi? In un momento così non sono importanti, per prima viene sempre la famiglia».