Coronavirus, pesante accusa contro la Commissione Ue: ha annacquato il rapporto sulle colpe di Pechino dopo la minaccia di reazioni

Secondo quanto riporta “Repubblica”, la Cina si è messa in moto per liberarsi dalle responsabilità del coronavirus. A riferirlo è il New York Times che accusa Pechino di pressioni sulla Commissione europea, che ha così annacquato un rapporto sulla disinformazione legata al Covid-19 alleggerendo le accuse contro la propaganda cinese. Un’informazione che viene negata dall’Ue: “Se leggete il nostro documento con occhi aperti e senza un doppio fine – scrive in una nota di smentita di un portavoce – vedrete che non ci pieghiamo ad alcuna pressione esterna”. La polemica è legata alla bozza del secondo rapporto sulla disinformazione firmato da EuVsDisinfo, l’unità della Commissione che dal 2015 setaccia la Rete a caccia di fake news. “La Cina – si leggeva – continua a condurre una campagna di disinformazione globale per sviare le accuse legate allo scoppio della pandemia e migliorare la sua immagine internazionale”. Un testo provvisorio che però non ha visto il via libera dei governi europei, perlomeno per il NYT non così. Quest’ultimo porta come riprova una mail interna scritta dallo stesso capo dell’unità contro la disinformazione, il tedesco Lutz Gullner: “I cinesi stanno già minacciando reazioni”.Quindi afferma che Esther Osorio, consigliere dell’Alto rappresentante Josep Borrell, avrebbe chiesto di rendere il rapporto meno lesivo nei confronti della Cina. Alla luce delle sua pubblicazione emergono effettivamente alcuni passaggi modificati rispetto alla precedente bozza. Manca la frase sulla “campagna di disinformazione globale” condotta dalla Cina e i riferimenti al governo cinese vengono alleggeriti con “fonti ufficiali cinesi”. In ogni caso il rapporto afferma che la propaganda di Russia e Cina “potenzialmente può avere conseguenze su sicurezza pubblica, salute ed efficacia della comunicazione” nella gestione della crisi. Mosca e Pechino “mirano a danneggiare la fiducia nelle istituzioni e nei governi” dell’Ue. Come la si voglia mettere si tratta di un pericolo.