Nasce l’ipotesi dell’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità per conto dei Comuni nell’aiutare le fasce più deboli della società, come anziani e disabili alla luce delle difficoltà del settore pubblico ad intervenire in maniera capillare in ogni casa. La proposta ai singoli Enti locali e all’Anci arriva dal Codacons, invitandoli a “predisporre un ‘Progetto di utilità collettiva’ (Puc) valido per tutti i Comuni e che preveda il loro l’impegno in servizi alla collettività, in maniera organizzata e nel rispetto dei dettami di massima sicurezza”. L’associazione di consumatori ha infatti ricordato: “I Comuni hanno manifestato tutta la loro difficoltà nel reperire dei volontari in grado di aiutare, in condizioni di massima sicurezza e competenza, quella fascia di popolazione più debole, anche con riferimento a prestazioni, come la consegna di farmaci o la spesa, che potrebbero essere erogati a domicilio”.