Coronavirus: percettori del reddito di cittadinanza impiegati nelle consegne. Spunta l’ipotesi
Nasce l’ipotesi dell’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità per conto dei Comuni nell’aiutare le fasce più deboli della società, come anziani e disabili alla luce delle difficoltà del settore pubblico ad intervenire in maniera capillare in ogni casa. La proposta ai singoli Enti locali e all’Anci arriva dal Codacons, invitandoli a “predisporre un ‘Progetto di utilità collettiva’ (Puc) valido per tutti i Comuni e che preveda il loro l’impegno in servizi alla collettività, in maniera organizzata e nel rispetto dei dettami di massima sicurezza”. L’associazione di consumatori ha infatti ricordato: “I Comuni hanno manifestato tutta la loro difficoltà nel reperire dei volontari in grado di aiutare, in condizioni di massima sicurezza e competenza, quella fascia di popolazione più debole, anche con riferimento a prestazioni, come la consegna di farmaci o la spesa, che potrebbero essere erogati a domicilio”.