Coronavirus parla un artigiano: “Facciamo una rivolta o saremo costretti a consegnarci alla ‘ndrangheta”

Un artigiano reggino ha inviato una lettera che è stata riportata da “StrettoWeb.it”. Ecco il testo integrale:

“Sono un commerciante ed artigiano reggino, e come tanti ho ascoltato il discorso in diretta sulla così detta “fase 2″ del Premier Giuseppe Conte. Da quel che ho percepito, in buona sostanza, viene prolungato il lockdown senza tenere minimamente conto delle peculiarità locali, come era stato precedentemente fatto intendere. Si parla di filiere, fabbriche e grandi industrie. In Calabria non abbiamo grandi industrie o fabbriche di rilievo e il tessuto economico regge, con molte difficoltà ben note, esclusivamente sulle piccole e medie imprese, ovvero il negozio di abbigliamento, il negozio di giocattoli, il settore auto, la nautica ecc. Pertanto, con le attività chiuse almeno fino al 18 maggio, vorrei sapere come si dovrebbe tenere in piedi questa regione!!! Sfido qualsiasi sindaco o il presidente della Regione ad affermare il contrario! In Calabria la popolazione è composta da 1.940.000 abitanti e con appena 1000 contagi abbiamo una percentuale dello 0.05%!!! Come si può prolungare tale agonia senza una valida motivazione? Lo 0.05% costituisce una valida motivazione? Se dovessimo prendere i dati di tutte le malattie e patologie diffuse, allora non dovremmo neanche nascere per la paura di ammalarci. Oltretutto la gente non ce la fa più a stare in casa, dell’attività motoria in solitaria concessa non ce ne facciamo nulla!! Ci sono situazioni delicate in ogni casa, e di questo sindaci e Regione devono risponderne, devono farci sapere cosa hanno comunicato al governo!!!! Un mese per noi è impossibile reggere, non avendo alcuna emergenza sanitaria, tutto ciò non può che riportarci alla mente i moti di Reggio degli anni ’70, una rivolta popolare, ma spero che chi di dovere abbia ben chiaro il quadro della situazione. Oppure, ci riporta a pensare quanto denunciato da molti magistrati: la consegna delle nostre vite alla criminalità organizzata, che potrebbe porsi come una sorta di ammortizzatore sociale sostituendosi alle istituzioni!!”.

Lettera firmata”

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Redazione Ilovepalermocalcio