Coronavirus, parla Manera: «Negli ospedali situazione spettrale. Zone del Nord colpite perché…»
Il Coronavirus ha colpito tantissime persone in Italia, ma non solo. L’emergenza non si ferma e negli ospedali l’emergenza continua. Stefano Manera, specialista in anestesia e rianimazione, ha partecipato al bando straordinario indetto dalla regione Lombardia. Il dottor Manera, intervistato da “Il Messaggero”, ha parlato dei tanti contagi nel Nord Italia: «Tanto coraggio? Non sono un eroe. Lo è chi in queste settimane sta affrontando la malattia. Negli ospedali la situazione è spettrale. Sembra un termitaio: fuori regna il silenzio più assoluto, dentro brulica di medici che lavorano senza sosta. Tutti i pazienti hanno il coronavirus, 70 sono in rianimazione. Uno scenario di medicina delle catastrofi. Il Covid-19 è una malattia ancora sconosciuta, che all’inizio colpiva le persone più fragili e che adesso intacca anche giovani sani. La mia impressione è che chi si ammala abbia un substrato preesistente di infiammazione: sovrappeso, diabete, ipertensione arteriosa. La maggior parte degli italiani ce l’ha, come mai?. I veleni: elementi nocivi nell’aria o nell’acqua che beviamo. Per questo si pensa che il virus abbia colpito le zone più inquinate d’Italia. Di certo, quando tutto sarà finito, nulla dovrà tornare come prima».