Coronavirus Palermo: chiusi pub, discoteche e lidi balneari in città e provincia per il mancato rispetto delle norme anticovid

Continuano i controlli dei agenti di polizia ppresso gli esercizi commerciali quali discoteche pub e anche i lidi balneari, per verificare se le norme anticovisd vengono fatte rispettare dagli esercenti oppure no. Nel corso di tali controlli sono emersi diversi trasgressori.

In particolare, come riporta “Blogsicilia.it”, gli agenti del commissariato di Cefalù hanno multato e chiuso per cinque giorni di una discoteca. Durante i controlli sono stati registrati numerosi e consistenti assembramenti di clienti non distanziati e privi di mascherina, sia nella pista da ballo che nei pressi dei banconi bar.

A Isola delle Femmine, poliziotti appartenenti al Commissariato “Mondello”, insieme al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Palermo, dell’Asp e della Siae di Palermo hanno effettuato un controllo presso uno stabilimento balneare sul lungomare, procedendo alla sospensione per cinque giorni dell’attività, ed è stata accertata l’inosservanza delle misure di contenimento atte a limitare il contagio da covid 19, visti i moltissimi giovani presenti, non distanziati e privi di mascherina, intenti a ballare sulle note musicali diffuse da un “Dj”, e la totale mancanza di informazioni sulle regole da seguire.

Sono stati scovati 13 lavoratori irregolari motivo per cui il servizio dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Palermo, ha sospeso l’attività imprenditoriale.

All’Addaura di Palermo gli agenti di polizia hanno contestato al gestore di un pub sul lungomare Cristoforo Colombo, violazioni amministrative riguardanti: l’esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande ad un pubblico indistinto in assenza di Scia, le carenze igienico sanitarie, il mancato pagamento della Siae ed l’utilizzo di dipendenti non in regola, multato per 10.000 euro.

A Capaci i poliziotti di Mondello insieme ai tecnici dell’Asp hanno effettuato un controllo presso un esercizio commerciale dove era stato organizzato un pubblico spettacolo con l’esibizione di una band musicale trasmesso in streaming su un noto social network, multa amministrativa per lui di 1.500 euro.