Coronavirus Palermo: assembramenti nei pub nonostante la zona rossa, sequestrati tre locali in centro
Tre locali del centro sono stati sequestrati dal comando dei vigili di Palermo per il mancato rispetto delle norme anti Covid, ecco il comunicato:
“I pub erano privi della prescritta autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, della registrazione sanitaria, dell’autorizzazione per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, del Piano di autocontrollo Haccp e dell’ attestato di alimentarista. Tutti e tre i gestori sono stati sanzionati per un importo complessivo pari a circa 14.500 euro ciascuno. In via Piazzi era in corso attività di somministrazione di alimenti e bevande al banco con sette clienti presenti all’interno, dediti alla consumazione di alimenti, bevande alcoliche e superalcoliche. Il gestore è stato anche sanzionato per inottemperanza alla sospensione delle attività dei servizi di ristorazione e tutti i clienti sono stati identificati e sanzionati per inosservanza del divieto di spostamento dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo, senza giustificato motivo con verbale di 400 euro ciascuno e del divieto di assembramento, con ulteriore verbale, anche questo di 400 euro ciascuno”.
“I locali di via Maqueda e via Calderai invece non rispettavano l’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riportasse il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno e, per questo, sono stati sanzionati. Il pub di via Calderai, inoltre, è stato sottoposto contestualmente a sequestro penale su disposizione del pm di turno, per gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie ed il cattivo stato di conservazione degli alimenti”.
“Durante il sopralluogo è stato accertato che all’ingresso i sigilli erano mancanti, infranti e danneggiati e, di conseguenza, il titolare è stato indagato per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro, per violazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e per avere asportato arbitrariamente tutte le derrate alimentari detenute all’interno dell’immobile”.