Coronavirus Linosa, medico di guardia rimandato via per paura del contagio

Gli abitanti di Linosa chiudono ogni ingresso e si isolano impedendo l’accesso anche ai medici. Così uno dei dottori di turno alla guardia medica, in queste ore, senza alcuna comunicazione ufficiale, è fermo sulla banchina del porto della piccola isola in provincia di Agrigento per una decisione dei cittadini, appoggiata anche dal sindaco Salvatore Martello e dal capo distretto sanitario Francesco Cascio, pur senza documenti ufficiali. Il medico, Diego Maniscalco, racconta così la sua disavventura: “Sono arrivato alle 6 di questa mattina ma sono stato fermato immediatamente appena sceso perché, nonostante la legge consenta il libero ingresso ai medici, gli abitanti dell’isola non vogliono persone provenienti da fuori”. In attesa della nave dell’ora di pranzo che riporterà il medico a Porto Empedcole (6 ore di navigazione) l’isola rimarrà, per decisione dei circa 450 abitanti, soltanto con un medico di famiglia e con un dottore di origine greca, da anni stabilitosi sulla più piccola delle Pelagie, per una danno anche economico per il medico, che dopo il viaggio in condizioni di mare agitato non riceverà neanche l’indennità per i suoi turni. Come riportato da “repubblica.it”, nonostante Linosa sia un unico comune con Lampedusa, la nuova ordinanza disposta dal sindaco Martello, ancora solo annunciata a voce al medico in viaggio da Porto Empedocle a Linosa dalla mezzanotte di ieri, sarà in vigore solo per la più piccola delle due isole agrigentine. A nulla è servita anche la disponibilità dei medici in servizio a fare turni di 15 giorni per venire incontro alle esigenze dei linosani in un momento di emergenza. “Noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione – dicono i medici in servizio sull’isola – veniamo chiamati eroi ma poi veniamo trattati così. Noi operiamo con tutti i dispositivi necessari e prima della partenza veniamo sottoposti ai controlli”.