Coronavirus Liguria, Toti: «Riapertura anticipata, braccialetto elettronico per distanziare i bagnanti»

"Domani abbiamo una importante conferenza dei governatori delle regioni e poi ci sarà la conferenza Stato-Regioni. E' opinione di tutti che non si possa più aspettare oltre. E' opinione della maggior parte dei governatori che occorra stabilire dei piani di riapertura Regione per Regione. Al Governo chiederemo domani di modificare il Dpcm in vigore per consentire alle singole regioni di presentare dei piani di riapertura già dalla prossima settimana". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel punto stampa quotidiano. ANSA/FERMO IMMAGINE +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

La Liguria accelera, ecco qui di seguito lo scenario prospettato dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto a “Radio 1”: «Di certo il distanziamento sociale funzionerà anche negli stabilimenti balneari, nella cabina di regia per la fase 2 in Liguria abbiamo ragionato con l’Istituto italiano di tecnologia di dotare tutti i bagnanti della Liguria di un braccialetto che emetta un suono o una vibrazione quando ti avvicini troppo all’altro bagnante. Aspettiamo i protocollo Inail della cabina di regia nazionale, che sta affrontando il tema del turismo. – spiega – Il tema dei temi per il turismo è la riapertura dei confini almeno regionali, perché il turismo autoctono vale per la Liguria forse meno del 20%».

Di una riapertura anticipata delle attività prima del primo giugno «credo che ce ne sia bisogno, ci sono tante attività che stanno soffrendo moltissimo e poi, e soprattutto, i cittadini italiani hanno dimostrato di comportarsi con grande responsabilità», ha detto ancora Toti. «Se dall’epoca dei divieti bisogna passare all’epoca delle regole, dei buoni comportamenti in giro, credo che sia giunto il momento di farlo. I dati per fortuna ci dicono che l’epidemia sta un po’ mollando ovunque, anche nelle Regioni più colpite e la nostra è certamente una di quelle. La risposta del sistema ospedaliero resta a vigilare su ciò che avviene. Credo – ha concluso – che ci siano le condizioni per evitare il fallimento di tante imprese».