Coronavirus, l’esperto: “Effetto lockdown fra qualche giorno. Se non arriva il picco, colpa di contagi in ospedale”

WOLVERHAMPTON, ENGLAND - MARCH 12: A NHS nurse holds a Coronavirus testing kit as she speaks to the media at a drive through Coronavirus testing site in a car park on March 12, 2020 in Wolverhampton, England. The National Health Service facility has been set up in a car park to allow people with NHS referrals to be swabbed for Covid-19. (Photo by Christopher Furlong/Getty Images)

Uno dei problemi più seri è che non sono stati protetti gli ospedali, il contagio si è diffuso anche in molti reparti. E questo ora di rischiamo di pagarlo”. A dirlo in una intervista a Il Messaggero è Sergio Romagnani, professore di immunologia all’Università di Firenze. Secondo l’immunologo, “i contagiati che vediamo oggi hanno avuto contatti con positivi probabilmente 10-12 giorni fa, dunque gli effetti del lockdown scattato, all’inizio della settimana scorsa, dovremmo cominciare a vederli nei prossimi giorni. Se non li vedremo, dovremo preoccuparci, sarà un guaio”. Per l’esperto, se non ci sarà una diminuzione dei contagio “vorrà dire che uno dei fattori che rischia di avere ridotto gli effetti del lockdown è rappresentato dai contagi avvenuti tra il personale sanitario degli ospedali”. Secondo Romagnani, è stato un errore non eseguire più tamponi, in modo sistematico, tra i medici e infermieri. “In non pochi casi hanno continuato a lavorare anche coloro che avevano avuto contatti con pazienti positivi, ma erano asintomatici. Così, abbiamo reparti anche non in prima linea, in cui il coronavirus è circolato e sta continuando a circolare”, ha spiegato. Secondo l’immunologo, però, se ancora non vediamo il picco è anche perché “ci sono troppe violazioni alle misure di contenimento, serve più severità nell’applicarle”. Riguardo i dati drammatici in Lombardia, il professore ha spiegato che la mortalità nella regione è del tutto anomala e non basta l’età media a spiegarla.